Messaggio dei Vescovi del Veneto
in occasione delle prossime elezioni regionali
(23/24 novembre 2025)
INVITO AL VOTO
per uno sviluppo integrale, sostenibile e inclusivo della nostra Regione
In questo particolare momento sono diverse le questioni che, come cristiani, ci
motivano ad andare a votare nelle prossime elezioni regionali del Veneto.
La politica è un modo esigente di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri
e ogni cristiano è sempre chiamato a questa carità, secondo la sua vocazione e le
sue possibilità d’incidenza nella vita della polis. Nessuno può abdicare alla sua
responsabilità socio-politica né può limitarsi a consegnare ad altri deleghe in
bianco. Per questo il libero voto per la promozione del bene comune rimane un
diritto ma è anche un dovere.
Nell’attuale fase storica così densa di complessità, di conflitti e di crisi inedite,
nessuno - tanto meno il cristiano - può assumere un atteggiamento rinunciatario
e individualistico. C’è bisogno del contributo di tutti.
Anche la nuova amministrazione regionale si troverà di fronte a questioni urgenti,
decisive e strategiche che incideranno profondamente per i prossimi anni nella
vita delle nostre comunità. L’«inverno demografico», l’emigrazione giovanile,
l’invecchiamento della popolazione e le conseguenti nuove richieste di assistenza
sanitaria e sociale, le questioni legate allo sviluppo territoriale e alla tutela
ambientale, la convivenza multietnica: sono solo alcune delle questioni che ci
interpellano e che richiedono risposte adeguate.
Ci stanno a cuore la difesa della vita, dal suo concepimento alla morte naturale, la
tutela del diritto universale alla salute e la garanzia di percorsi di crescita umana
e culturale delle giovani generazioni nell’alleanza educativa tra il sistema
scolastico pubblico - composto da scuole statali e paritarie - e le famiglie.
La lotta contro la crescente povertà e l’impegno per i giovani e con i giovani nel
favorirne opportunità di lavoro e possibilità concrete di trovare casa richiedono
ampie alleanze e, soprattutto, politiche lungimiranti. I poveri non sono frutto del
caso o di un cieco destino e l’«opzione preferenziale per i poveri» indica una scelta
etica che umanizza la politica.
L’attuale società multiculturale guadagnerà certamente in coesione e sicurezza da
un attento e saggio governo della convivenza, affinché i migranti non siano
considerati soggetti da cui difendersi o unicamente come forza lavoro ma come
persone con cui costruire insieme il futuro dei nostri territori.
La cura del creato e la tutela dell’ambiente naturale e sociale richiedono
attenzione alla drammatica desertificazione delle aree interne e montane e al
tema dell’inquinamento. Sarà importante custodire e valorizzare i territori
periferici e in sofferenza garantendo agli abitanti il «diritto di restare», come pure
monitorare la salubrità del territorio attivando adeguate politiche per arginare
l’inquinamento dell’aria, dei terreni e dell’acqua.
Lo sviluppo integrale, sostenibile e inclusivo della nostra Regione, partendo
sempre dal rispetto e dalla dignità delle persone e delle comunità, sarà rafforzato
anche da una convinta e significativa partecipazione al voto che garantirà alle
istituzioni democraticamente elette di essere ancora più efficaci e autorevoli
nell’affrontare nodi e scelte in gioco. Potremo così contribuire, con la nostra
partecipazione, al bene di tutti.
+ Francesco Moraglia Patriarca di Venezia
+ Domenico Pompili Vescovo di Verona
+ Claudio Cipolla Vescovo di Padova
+ Pierantonio Pavanello Vescovo di Adria-Rovigo
+ Renato Marangoni Vescovo di Belluno-Feltre
+ Michele Tomasi Vescovo di Treviso
+ Giampaolo Dianin Vescovo di Chioggia
+ Giuliano Brugnotto Vescovo di Vicenza
+ Riccardo Battocchio Vescovo di Vittorio Veneto
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