PER UN MONDO MIGLIORE....
E’ passato un terzo di secolo da quel 31 marzo 1991 che segnò l'inizio della vicina guerra tra diversi Stati federati della Repubblica di Jugoslavia. Una guerra causata da spinte nazionaliste che durò oltre dieci anni, provocando massacri, uccisioni di massa, feroci scontri e numerose vittime tra popolazioni inermi.
Nel febbraio 2022 un lungo contrasto tra Russia e Ucraina è sfociato in una vera e propria guerra militare che, nonostante vari tentativi di pervenire ad una tregua deponendo le armi, è tuttora in atto.
E così l'Europa, dopo gli avvenimenti della seconda guerra mondiale, sta ancora conoscendo la tragicità della guerra.
Tragicità ed assurdità di situazioni e conflitti armati che colpiscono popoli innocenti, coinvolti in scenari di contrasti insanabili – come quello tra Israele ed Hamas – che sembrano non finire mai. È di questi giorni la presa d’atto della cruda situazione presente in Sudan, uno dei tanti paesi d’Africa martoriati da lotte tra fazioni in armi per la conquista del potere economico e politico.
Il nostro mondo sembra essere senza speranza e così si rafforza la nostra abitudine al pensiero negativo e rassegnato…
Ma se solo volgiamo uno sguardo attento alla realtà locale, nazionale e mondiale, troviamo di fatto persone, situazioni ed iniziative che ci parlano di un altro scenario che non è solo quello della guerra, della discordia, dell'inimicizia e della violenza che abbondano nei mass media. Si tratta di persone che nel quotidiano lavorano in silenzio portando nel loro cuore l'amore per la pace e per un mondo più umano.
Non si tratta di “girarsi dall'altra parte” verso una particolare forma vuota di pacifismo: anzi, la guerra va capita e interpretata per ricercare consapevolmente la sua alternativa.
Esperienze e testimonianze di “costruzione” della pace sono innumerevoli, sia nel bel mezzo delle guerre, tra donne, uomini e bambini inermi e vittime dei conflitti, sia nel nostro contesto di vita che dalla guerra non è ancora toccato.
Tali esperienze e testimonianze sono più che speranza: sono concretezza della pace già visibile, basta cogliere l'occasione per conoscerle ed esserne coinvolti.
Per questo il GISP, in collaborazione con altre realtà associative del nostro territorio, ha promosso due incontri pubblici nelle serate di venerdì 9 e venerdì 23 maggio 2025.
Per ascoltare esperienze e testimonianze, per confrontarci sulle modalità e sulle scelte personali e comunitarie che favoriscono la pace e per credere che “Fare la pace” non è un'utopia fuori dalla realtà.
Siamo tutti invitati!
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