mercoledì 19 novembre 2025


 

Messaggio dei Vescovi del Veneto

in occasione delle prossime elezioni regionali


(23/24 novembre 2025)


INVITO AL VOTO


per uno sviluppo integrale, sostenibile e inclusivo della nostra Regione


In questo particolare momento sono diverse le questioni che, come cristiani, ci

motivano ad andare a votare nelle prossime elezioni regionali del Veneto.

La politica è un modo esigente di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri

e ogni cristiano è sempre chiamato a questa carità, secondo la sua vocazione e le

sue possibilità d’incidenza nella vita della polis. Nessuno può abdicare alla sua

responsabilità socio-politica né può limitarsi a consegnare ad altri deleghe in

bianco. Per questo il libero voto per la promozione del bene comune rimane un

diritto ma è anche un dovere.

Nell’attuale fase storica così densa di complessità, di conflitti e di crisi inedite,

nessuno - tanto meno il cristiano - può assumere un atteggiamento rinunciatario

e individualistico. C’è bisogno del contributo di tutti.

Anche la nuova amministrazione regionale si troverà di fronte a questioni urgenti,

decisive e strategiche che incideranno profondamente per i prossimi anni nella

vita delle nostre comunità. L’«inverno demografico», l’emigrazione giovanile,

l’invecchiamento della popolazione e le conseguenti nuove richieste di assistenza

sanitaria e sociale, le questioni legate allo sviluppo territoriale e alla tutela

ambientale, la convivenza multietnica: sono solo alcune delle questioni che ci

interpellano e che richiedono risposte adeguate.

Ci stanno a cuore la difesa della vita, dal suo concepimento alla morte naturale, la

tutela del diritto universale alla salute e la garanzia di percorsi di crescita umana

e culturale delle giovani generazioni nell’alleanza educativa tra il sistema

scolastico pubblico - composto da scuole statali e paritarie - e le famiglie.

La lotta contro la crescente povertà e l’impegno per i giovani e con i giovani nel

favorirne opportunità di lavoro e possibilità concrete di trovare casa richiedono

ampie alleanze e, soprattutto, politiche lungimiranti. I poveri non sono frutto del

caso o di un cieco destino e l’«opzione preferenziale per i poveri» indica una scelta

etica che umanizza la politica.


L’attuale società multiculturale guadagnerà certamente in coesione e sicurezza da

un attento e saggio governo della convivenza, affinché i migranti non siano

considerati soggetti da cui difendersi o unicamente come forza lavoro ma come

persone con cui costruire insieme il futuro dei nostri territori.

La cura del creato e la tutela dell’ambiente naturale e sociale richiedono

attenzione alla drammatica desertificazione delle aree interne e montane e al

tema dell’inquinamento. Sarà importante custodire e valorizzare i territori

periferici e in sofferenza garantendo agli abitanti il «diritto di restare», come pure

monitorare la salubrità del territorio attivando adeguate politiche per arginare

l’inquinamento dell’aria, dei terreni e dell’acqua.

Lo sviluppo integrale, sostenibile e inclusivo della nostra Regione, partendo

sempre dal rispetto e dalla dignità delle persone e delle comunità, sarà rafforzato

anche da una convinta e significativa partecipazione al voto che garantirà alle

istituzioni democraticamente elette di essere ancora più efficaci e autorevoli

nell’affrontare nodi e scelte in gioco. Potremo così contribuire, con la nostra

partecipazione, al bene di tutti.


+ Francesco Moraglia Patriarca di Venezia

+ Domenico Pompili Vescovo di Verona

+ Claudio Cipolla Vescovo di Padova

+ Pierantonio Pavanello Vescovo di Adria-Rovigo

+ Renato Marangoni Vescovo di Belluno-Feltre

+ Michele Tomasi Vescovo di Treviso

+ Giampaolo Dianin Vescovo di Chioggia

+ Giuliano Brugnotto Vescovo di Vicenza

+ Riccardo Battocchio Vescovo di Vittorio Veneto

domenica 1 giugno 2025

Il referendum del 8 e 9 giugno 2025

 Il referendum del 8 e 9 giugno

Il referendum è un “istituto di democrazia diretta” previsto dall’art. 75 della Costituzione italiana al fine di poter abrogare totalmente o parzialmente una legge o un atto avente valore di legge. Boicottarlo - al di là di esprimersi per il sì o per il no - induce il cittadino a privarsi del diritto-dovere in ordine alla possibilità, in capo ad ognuno, di incidere nella vita della nostra comunità nazionale. Per questo il GISP, nel corso delle serate su FARE LA PACE ha diffuso un volanti- no, predisposto in collaborazione con l’Unità pastorale Santa Croce-San Lazzaro, per far conoscere i 5 quesiti, sui quali gli italiani sono chiamati ad esprimersi.









Filomeno Lopes

 Per conoscere il pensiero di Filomeno Lopes e per approfondire alcuni aspetti della sua vita e della sua attività sono proposte alcune sue significative - e recenti - opere bibliografiche: